VacciniaMO, terza edizione

con Presidente e Vicepresidente del Patto Trasversale per la Scienza

Cinquecentoquaranta studenti degli Istituti Superiori di Modena radunati in aula Magna, al Centro Servizi Didattici di Unimore, per festeggiare San Valentino all’insegna dell’amore per la scienza e per i vaccini. La Facoltà di Medicina e Chirurgia ha scelto di ripetere per il terzo anno consecutivo l’evento dedicato alla sensibilizzazione dei giovani alla pratica vaccinale:

“Vogliamo accrescere la loro conoscenza e consapevolezza sull’argomento – afferma ha dichiarato Andrea Cossarizza, professore ordinario di Patologia generale e Immunologia a Modena, vicepreside della Facoltà di Medicina, vice presidente del Patto Trasversale per la Scienza e Presidente della società Internazionale ISAC – sono gli unici strumenti a nostra disposizione per contrastare la deriva antiscientifica nel nostro Paese e l’azione sconsiderata degli antivaccinisti che diffondono informazioni false e dissuadono la società all’utilizzo di questo presidio sanitario, prezioso alleato della nostra salute”.

Si sono alternati in aula illustri relatori, spiegando alla giovane platea la storia dei vaccini (prof. Andrea Cossarizza), le principali fake news legate al tema (prof. Marcello Pinti), parlando di sicurezza e reazioni avverse (prof. Pier Luigi Lopalco), con lo speciale approfondimento della meningite da meningococco (prof.ssa Cristina Mussini) e l’illustrazione di un virtuoso esempio italiano di divulgazione scientifica, il sito web Io Vaccino, che partecipa al Vaccine Safety Net dell’OMS (dott. Stefano Zona).

A mantenere alta l’attenzione degli studenti hanno contribuito due preziose testimonianze: “L’apprendimento viene accelerato dall’esperienza – sottolinea Cossarizza – per questo abbiamo scelto di intervistare in aula due persone speciali”.

Nicola Pomaro, papà di Angela Stella, bimba di 8 anni che a 3 si è ammalata di anemia aplastica, ha superato il trapianto di midollo ma per successive complicanze oggi è immunodepressa. Nicola ha ricordato l’importanza delle vaccinazioni (Angela Stella purtroppo non può farle tutte, e quelle che riesce a sopportare non sono particolarmente efficaci per il suo sistema immunitario compromesso) e dell’immunità di gregge: “Abbiamo dovuto scegliere la scuola con una classe di soli bambini vaccinati, cosi anche il catechismo e la danza – dichiara – se vivessimo in una società più sensibile e altruista non saremmo costretti a vietarle il cinema, le giostre, il centro commerciale, viaggi, spostamenti con mezzi pubblici e tutto ciò che potrebbe farla entrare in contatto con virus e agenti patogeni. Se tutti fossero vaccinati mia figlia potrebbe vivere senza la costante paura di ammalarsi”.

Ha chiuso la manifestazione l’atleta della nazionale paralimpica di atletica, Andrea Lanfri, biamputato agli arti inferiori e con sole tre dita delle mani. Nel 2015, dopo una meningite fulminante con sepsi meningococcica, ha iniziato la sua brillante e inarrestabile ascesa sportiva. È record man dei 100, 200 e 400 metri piani, con la passione per l’alpinismo: “Volevo fare un dispetto alla malattia, realizzando il sogno di correre sempre più veloce e conquistare le montagne del mondo – dice – ho tanta voglia di vivere e superare i miei limiti, con determinazione e coraggio posso fare ogni cosa, ma la lezione l’ho imparata. Ora mi vaccino per tutto”. Ha raggiunto la vetta delle Tre Cime di Lavaredo, del Chimborazo in Ecuador e l’anno scorso ha conquistato oltre 7mila metri di altitudine con Putha Huinchiuli in Nepal, tappa di avvicinamento all’Everest in programma nel 2021: “L’esempio, fortunatamente vivente di Lanfri, non può lasciarci indifferenti, dimostra quanto sia preziosa la nostra vita – afferma Cossarizza – e quanto sia fragile se a colpirla è un batterio, dal quale possiamo difenderci semplicemente attraverso il vaccino”.

Ai ragazzi è stato chiesto di compilare due test, uno all’ingresso in aula e uno al termine dell’evento: “Attraverso l’esame dei questionari potremmo misurare l’utilità di Vacciniamo – conclude – e migliorare ogni anno questo momento di formazione dedicato agli uomini e alle donne del futuro”.

di Maria Santoro

Il Patto a Basta la Salute

OGGI (22 gennaio 2020) il Presidente del PTS, Pier Luigi Lopalco, epidemiologo verrà intervistato da Gerardo D’Amico su Basta La Salute – Rainews24.
Vi aspettiamo, , dopo i titoli del TG, alle 13:30 ed alle 21:30.

https://www.rainews.it/dl/rainews/media/Basta-la-salute-d6b3daf5-a67e-403a-bb19-859030e606d9.html dal minuto 07.40 l’intervento

Si parlerà di bufale, magie, false convinzioni e vere e proprie truffe: dal rifiuto dei vaccini alla cristalloterapia, i danni per chi incappa nel vastissimo mondo del parascientifico sono reali ed importanti.
Danni alla salute, al portafoglio, e ci rimette anche la collettività che deve farsi carico di curare malattie che potevano essere prevenute o effetti drammatici che potevano evitarsi.
Si affronterà anche il problema della responsabilità dei giornalisti, quando portano alla ribalta e danno credito a ciarlatani e truffatori.

Da non perdere!

10 GENNAIO 2019 – 10 GENNAIO 2020: UN ANNO DI PTS

Oggi il PTS compie un anno.Non l’Associazione, nata il 5 giugno a Milano, ma l’appello lanciato da Guido Silvestri e Roberto Burioni, Medico proprio il 10 gennaio del 2019 – https://bit.ly/35HUZlF Compie un anno l’idea di unirsi per il bene della cittadinanza e della Scienza.Idea messa poi in pratica dall’Associazione Patto Trasversale per la Scienza che, per raggiungere gli obiettivi, ha costituito 12 gruppi di lavoro suddivisi in 9 gruppi verticali e 3 trasversali. – https://www.pattoperlascienza.it/gruppi/ Numerosi comuni, università, società scientifiche, federazioni e associazioni hanno sottoscritto l’appello e sono entrati a far parte dell’Associazione. Sei sempre in tempo a sottoscrivere l’appello – https://bit.ly/36EXVkk e/o a diventare nostro socio – https://www.pattoperlascienza.it/diventa-socio/

AUGURI E GRAZIE!

MoReMed aderisce al Patto

I ragazzi del congresso MoReMED dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore) hanno sottoscritto il Patto Trasversale per la Scienza. Nel corso della cerimonia ufficiale di presentazione della V edizione del congresso studentesco, il 29 novembre scorso gli organizzatori hanno scelto di aderire formalmente alla nostra Associazione che dal 5 giugno 2019 si dedica attivamente alla promozione del valore della scienza, alla difesa dei principi etici che la caratterizzano, alla ricerca di alleanze virtuose con le istituzioni di ogni ordine e grado perché difendano la salute dei cittadini rifiutando con fermezza pericolose intrusioni di pseudoscienziati e ciarlatani.
All’evento di gala sono intervenuti il Colonnello Medico dell’Accademia Militare di Modena Giuseppe Masia, il primo cittadino di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il Magnifico Rettore di Unimore Prof. Carlo Adolfo Porro e la Presidente del Comitato Organizzatore MoReMED Valeria Poletti, con oltre 400 studenti e docenti. “Il nostro Congresso Studentesco MoReMED, rivolto agli studenti e organizzato interamente dagli studenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia ha come obiettivo quello di offrire ai partecipanti l’opportunità di acquisire le qualità per diventare divulgatori di area medica e non soltanto fruitori passivi della ricerca – ha dichiarato la Poletti – vogliamo sviluppare la capacità di selezione e utilizzo delle fonti avvalorate dal metodo scientifico”.

L’adesione al Patto di futuri camici bianchi infonde speranza per il futuro: “I giovani ci insegnano sempre molto, anche la loro firma al Patto – afferma il vice presidente del PTS  prof. Andrea Cossarizza, docente di Unimore – volontaria e consapevole, che anticipa quella di tante istituzioni e in qualche modo le incoraggia a non avere paura, a seguire i principi ispiratori del Patto e impegnarsi per un mondo migliore, dove l’informazione non è strumentalizzata e mercificata ma ci aiuta a scegliere secondo il percorso tracciato dalla scienza”.

Il Congresso si terrà il 2-3 aprile 2020 a Modena al Centro Servizi dell’Università. Il Patto Trasversale per la Scienza costituisce per la platea di studenti un’eccellente opportunità di formazione: “Attraverso i social i ciarlatani insidiano la nostra salute – ha dichiarato il Tesoriere dell’Associazione Diego Pavesio – non possiamo ignorare quel che accade, non possiamo più essere indulgenti e tolleranti ma abbiamo il dovere morale di agire, in un processo collettivo di comunicazione, in cui i giovani giocano e giocheranno un ruolo fondamentale”.

FNOPI E’ LA PRIMA FEDERAZIONE A SOTTOSCRIVERE IL PATTO TRASVERSALE PER LA SCIENZA

Il Patto Trasversale per la Scienza è stato sottoscritto, prima in Italia, dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI), la più numerosa del nostro paese con oltre 450mila iscritti. “Sottoscrivere il Patto – ha detto la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli – è una scelta naturale per gli infermieri. Anche nel nuovo Codice deontologico 2019 abbiamo previsto che l’impegno dei nostri professionisti debba basarsi su conoscenze validate dalla comunità scientifica e che sia necessario aggiornare le competenze attraverso studio e ricerca, pensiero critico e riflessione fondata sull’esperienza e buone pratiche per garantire la qualità e la sicurezza delle attività. L’infermiere ha l’obbligo di comunicare in modo scientifico ed etico e di segnalare al proprio Ordine le attività di cura e assistenza infermieristica inappropriate e prive di basi, di riscontri scientifici e di risultati validati. Tutto ciò che il Patto prevede – conclude – sia la politica a garantirne la certezza e gli strumenti per poterlo applicare”.

Occasione della firma è stato il convegno organizzato dal Gruppo Ricerca dell’ordine delle professioni infermieristiche di Bologna, anch’esso tra i firmatari del Patto, in collaborazione con Giovanni Pomponio (Ospedali riuniti di Ancona), ideatore del format del convegno “Scienza & Passione per vincere la crisi”, patrocinato dalla stessa FNOPI e dal Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica, che si è aperto con una lettura magistrale di Guido Silvestri, scienziato italiano di fama mondiale, professore e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center, considerato uno dei massimi scienziati in tema di HIV che con il virologo Roberto Burioni, ricercatore noto per la sua difesa dei vaccini, è stato tra i primi sottoscrittori.  

A firmare il Patto, che ha ad oggi più di 6 mila sottoscrizioni, sono anche, tra gli altri, quattro premi Nobel (tutti stranieri, tre per la medicina e uno per la chimica), deputati e senatori italiani, Università, esponenti di rilievo delle Regioni, politici tra cui l’attuale viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, Matteo Renzi, Beppe Grillo, Beatrice Lorenzin, presidenti di Società scientifiche e Fondazioni per la ricerca, Ranieri Guerra, vicedirettore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità.

Il PTS si congratula con il Sindaco di Parma Pizzarotti per la lezione di Etica

Ci congratuliamo col sindaco Pizzarotti che ritiene inaccettabile il vile attacco di Parma Etica Festival nei confronti del nostro consigliere, il veterinario Giulia Corsini.

Nonostante nel nome di tale associazione capeggi la parola “etica”, l’associazione suddetta ha denigrato in modo becero e sessista la dr. Corsini, che da anni si spende per la corretta divulgazione scientifica, peraltro senza entrare nel merito della contesa, ovvero l’utilità della sperimentazione animale
(“scritto da una ragazzina”… “Non desideriamo infierire su chi ha evidenti problemi”… “cerca solo notorietà”, “persona senza arte ne parte”)

Questo perchè la dr. Corsini ha replicato sulla Gazzetta di Parma, in maniera educata e ineccepibile, ad un articolo che conteneva gravi imprecisioni sul progetto LIGHTUP (che prevede una parte di ricerca in vivo), volto a dare una speranza alle persone affette da una condizione nota come visione cieca.

Se di etica si vuol parlare, bisogna innanzitutto partire dall’educazione, e in secondo luogo dai dati: è innegabile il fatto che esista un  forte e solido consenso scientifico sull’importanza della sperimentazione animale, pratica strettamente regolamentata e imprescindibile. Tant’è che, per ribadire quanto sottolineato dalla veterinaria nell’articolo, ben 98 su 110 premi Nobel per la Medicina o la Fisiologia e tutti quelli degli ultimi 30 anni, sono stati assegnati per scoperte che hanno richiesto l’impiego di animali, inoltre nei grandi sondaggi  che hanno coinvolto la comunità scientifica (Pew Research Center, 2015; Nature, 2011) il 96% dei ricercatori biomedici concorda sull’importanza di tale pratica.

Link all’articolo completo  https://bit.ly/2Kq4CNU

Nel ribadire che la posizione della dr. Corsini è condivisa dalla comunità scientifica, ci auguriamo che Parma Etica festival ritiri gli insulti e chieda scusa come auspicato dal sindaco Pizzarotti e che il comune di Parma riconsideri il proprio patrocinio ad una associazione che da tempo, e ripetutamente, viola sui social network le più basilari norme sociali di rispetto del prossimo, in particolar modo nei confronti dei prof. Marco Tamietto e Luca Bonini, impegnati nel progetto LIGHTUP.

 Si ricorda inoltre che la Regione, già da alcuni anni, ha ritirato il patrocinio a Parma Etica Festival, siccome si erano tenuti incontri critici nei confronti dell’importante pratica vaccinale.

Lettera aperta del PTS al Direttore di Repubblica

Gentile Direttore,
il Patto Trasversale per la Scienza ha come scopo “la promozione e la diffusione della scienza e del metodo scientifico al fine di superare ogni ostacolo e/o azione che generi disinformazione su temi scientifici”, per questo abbiamo letto con stupore lo spazio assegnato su Repubblica Salute del 22 Ottobre per l’intervista a Luc Montagnier “Omeopatia, perché non bisogna ignorarla”. Certi dei suoi numerosi impegni, abbiamo pensato di farle cosa gradita nell’enucleare per brevi punti i motivi che destano la nostra preoccupazione:

CONTENUTO
1. È misinformazione veicolare acriticamente il messaggio per cui “L’omeopatia ha una base scientifica, ma viene ignorata”, poiché al momento tutte le analisi e metanalisi scientifiche (si vedano, tra gli altri, il dossier australiano, quello britannico, o quello redatto dalla comunità europea) affermano che non ha alcun fondamento scientifico.

2. È discutibile usare un premio Nobel screditato per riportare un’opinione scorretta e soprattutto estremamente minoritaria della comunità scientifica (nessuno degli esperti di settore, infatti, la sostiene). Montagnier è oggi screditato agli occhi della comunità scientifica, come è apertamente riconosciuto dalla stessa testata da Lei diretta: pensiamo all’articolo apparso l’8/11/2017 proprio su Repubblica dall’eloquente titolo “Dal Nobel alle bufale, il declino di Luc Montagnier. Dalla papaya che cura il Parkinson e la Sars, ai vaccini che provocherebbero l’autismo, fino alla conversione all’omeopatia. Un premio Nobel in confusione o forse ormai votato alle baggianate”.

FORMA
3. Ci rendiamo conto che Repubblica su alcuni specifici argomenti, che riguardano soprattutto la scienza, da tempo sembra aver scelto una sorta di doppio standard di etica della comunicazione. Un giorno sostiene, comprensibilmente, che la misinformazione, le fake news, avvelenano il dibattito politico —ad esempio smascherando in prima pagina, attraverso autorevoli giornalisti, le falsità sui dati dell’immigrazione per fini propagandistici—, un altro giorno sostiene invece che “L’omeopatia ha una base scientifica” o “suppone che la scienza stia cambiando idea” sulla stessa, portando come esempio un articolo scientifico (Magar et al., Scientific Reports 2018) che è stato successivamente ritrattato come frode per manipolazione di dati (cfr. allegato 2). In quest’ultimo caso Repubblica, si fa notare, non ha mai dato spazio di replica agli autori degli articoli pubblicati su Repubblica Salute del 25 settembre 2018, che criticavano la mancanza di basi scientifiche nell’omeopatia, e che si sono visti contraddire -secondo un principio di par condicio, inesistente in campo scientifico- le proprie conclusioni, basate su evidenze scientifiche dimostrabili, con un articolo poi dimostratosi una frode. Riconoscere quella frode ha significato uno sforzo della comunità scientifica Italiana e internazionale, tra cui personalità del calibro del prof. Garattini, che ha dovuto impegnarsi 9 mesi per giungere a ritirare l’articolo scientifico che descriveva con dati falsi il successo di un farmaco omeopatico in animale. Tutto è stato innescato proprio dall’articolo frode comparso su Repubblica, nemmeno una riga, ripetiamo, è stata pubblicata per avvisare i lettori del macroscopico errore.

4. Abbiamo notato che Repubblica, in campi quali l’omeopatia, la biodinamica e gli Ogm, disattende sovente l’uso delle competenze scientifiche, favorendo la disinformazione. Capiamo bene che in ogni solida democrazia l’informazione non può essere monocorde e vada assicurato il pluralismo dei punti di vista, eppure in campo scientifico è necessario offrire sempre i dati validati e riconosciuti dalla maggioranza degli esperti di settore, anche e soprattutto quando si sceglie di raccontare tesi minoritarie, lasciando ai cittadini la propria valutazione. Diversamente, dare visibilità a tesi minoritarie, senza contestualizzarle nella loro abnormità rispetto alle evidenze disponibili, può, anziché favorire il dibattito democratico a più voci, essere dannoso per la democrazia. Capiamo l’asprezza dell’esempio (sebbene si tratti di una nota diatriba in seno alla natura dell’antiscientismo di stampo relativista), ma, se trasposta in ambito umanistico, la logica del dar spazio, fuori contesto, a voci minoritarie non basate sulle prove porterebbe a dare libero accesso sui quotidiani, cosa che ci ripugnerebbe, anche alle tesi dei negazionisti della Shoah.

Cordiali saluti

Pier Luigi Lopalco – Presidente PTS

Malnisio Science Festival – Dove le idee illuminano la scienza

di Maria Santoro

La centrale idroelettrica di Malnisio (provincia di Pordenone) è un elegante gioiello di architettura industriale del Novecento dismesso nel 1988 e restaurato nel 2006. La stessa centrale, che diede la prima luce a piazza San Marco nel 1905, da tre anni si “accende e fa luce” sulla Scienza, chiamando a raccolta ricercatori e docenti universitari di fama internazionale allo scopo di promuovere e avvicinare un pubblico sempre più eterogeneo alla cultura scientifica.


Il vicepresidente del Patto Trasversale per la Scienza, prof. Andrea Cossarizza, ha partecipato al Malnisio Science Festival (il 4, 5 e 6 ottobre), dedicato al rapporto tra “scienza e creatività”. Ma esiste davvero la creatività scientifica? Quanto conta? La creatività è la capacità di trovare nuove idee per risolvere problemi in modo originale, che spesso si basa sul talento di stabilire nuove connessioni. Potremmo dire che la creatività si sviluppa attraverso quattro distinte fasi: preparazione (con la raccolta delle informazioni necessarie), incubazione (riflessione e raccolta delle idee), illuminazione (inclusa la scelta della strategia adeguata) e realizzazione dell’idea (il momento del fare, senza il quale si parla di aria fritta).
La creatività ha funzionato molto bene con i vaccini. Lo sapevate? “La profilassi antivaiolosa si può vedere almeno 4000 anni fa con le prime “variolazioni” in Cina mediante inalazione della polvere delle croste vaiolose, prelevate da un malato, seccate al sole. Questa pratica successivamente passa in India e in Asia Minore, dove si pratica una piccola ferita nel soggetto da immunizzare e si infetta la ferita con lo stesso materiale usato in Cina, fino ad arrivare all’introduzione nel 1796 del vaccino contro il vaiolo – ha raccontato Cossarizza – Ogni passaggio dimostra quanto l’uomo abbia impiegato la propria creatività per combattere e sconfiggere il vaiolo”.


Edward Jenner, passato giustamente alla storia come l’inventore del vaccino contro il vaiolo, ha saputo raccogliere informazioni e osservare. “Le contadine mungitrici si ammalavano di vaiolo bovino (cow-pox), forma attenuata della malattia che colpiva mortalmente l’uomo (small-pox) – sottolinea – Jenner ha analizzato i dati, ovvero ha capito gli effetti dell’infezione bovina, ha osservato che chi sviluppava questa infezione (localizzata solitamente alle mani e alle braccia) non si ammalava mai di vaiolo, infine ha generato l’idea “creativa” praticando l’esperimento della prima “vaccinazione” (poiché il siero era di origine vaccina) sul figlio del suo fattore, al quale inoculò materiale purulento prelevato dalle pustole sulle mani di una mungitrice”. Fu Luigi Sacco in Italia a controllare in modo sperimentale l’efficacia dell’immunizzazione con metodo jenneriano, praticando su se stesso la vaccinazione, e in seguito inoculandosi il virus del vaiolo umano – che non attecchì.
La storia di questo vaccino è creativa anche per un altro dettaglio: per riuscire a proteggere il mondo intero il vaccino ha viaggiato. Ma come? “Per avere scorte della linfa vaccinica, fu trasportato “braccio a braccio”, ovvero con persone che venivano vaccinate con liquido proveniente da altre persone, tutti nelle navi, per raggiungere terre lontane e diffondere ovunque il beneficio dell’idea creativa – conclude – grazie alla quale nel 1980 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ufficializzato l’eradicazione della malattia”.

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Ascolta l’intervista ad Andrea Cossarizza gentilmente concessa da Radio Spazio – la voce del Friuli – emittente radio locale in lingua friulana dell’Arci Diocesi di Udine

Il PTS al processo Mecozzi

Roberto Burioni, Matteo Bassetti, Pellegrino Conte e Salvo di Grazia, dell’Associazione Patto Trasversale per la Scienza sono i consulenti del PTS per l’Unione Nazionale Consumatori nel processo contro Massimiliano Mecozzi, omeopata di Pesaro, accusato dalla Procura della Repubblica di Ancona di essere responsabile della morte del piccolo Francesco Bonifazi.
Il processo penale è iniziato ieri, 24 settembre e la prima udienza è stata rinviata al 14 gennaio del 2020.
Il bambino è morto a 7 anni, il 27 maggio del 2017 a seguito di un’otite, curata con rimedi omeopatici, che si è trasformata in una meningite, causa del decesso del piccolo Francesco.
L’omeopata di Pesaro, Massimiliano Mecozzi, venne interpellato dai genitori di Francesco il 7 maggio 2017. Il bambino aveva un’otite media acuta e a fronte del suo aggravamento (dolore dapprima all’orecchio destro e poi a quello sinistro, fuoriuscita abbondante di liquido da entrambe le orecchie, rialzi febbrili fino a 39,5 °C, cefalea, irritabilità, dimagrimento, apatia), Mecozzi, secondo l’accusa della Procura della Repubblica di Ancona, sottostimò il quadro clinico indicativo di un’infezione locale di elevata gravità, omise di procedere ad ogni approfondimento diagnostico; prescrisse una terapia esclusivamente a base di medicinali omeopatici, omettendo la prescrizione delle necessarie terapie antibiotiche raccomandate dalle Linee Guida della Società Italiana di Pediatria, prospettando ai genitori del ragazzo l’insorgenza di gravi malattie (sordità, coma epatico) quale conseguenza della somministrazione di farmaci antibiotici e tachipirina. Per tale ragione, li esortò a non condurre il minore in ospedale.

All’udienza di ieri si sono costituiti parti civili i nonni del minore, mentre i genitori dello stesso sono stati condannati precedentemente dal GUP del Tribunale di Ancona in primo grado a tre mesi di reclusione per non “aver esercitato l’obbligo di protezione nei confronti del figlio”.

Parte civile si è costituita anche l’Unione Nazionale Consumatori, patrocinata dall’Avv. Corrado Canafoglia, alla quale il Tribunale ha riconosciuto la legittimazione a costituirsi parte civile a fronte dell’intensa attività diretta al debuking di fake news, ovverosia allo smascheramento di notizie false , soprattutto in ambito medico – farmaceutico , che da oltre 15 anni porta avanti in tutta Italia.
L’Unione Consumatori si avvarrà quindi del Patto Trasversale per La Scienza per il supporto medico-scientifico e le consulenze con esperti di fama nazionale quali il Prof. Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano in prima linea sulle tematiche dei vaccini e dell’omeopatia, il Prof. Matteo Bassetti, ordinario di malattie infettive all’Università di Genova; il Prof. Pellegrino Conte, ordinario di chimica agraria all’Università di Palermo ed il Dr. Salvo Di Grazia, tutti membri dell’Associazione – presieduta dal Prof. Pierluigi Lopalco – che ha come principale obiettivo la difesa dei cittadini dalla pseudoscienza e dai ciarlatani di ogni tipo, favorendo e promuovendo presso le istituzioni l’alfabetizzazione scientifica, attraverso l’insegnamento del metodo scientifico e la valorizzazione della cultura della scienza, in contrapposizione ad idee di medicina alternativa che purtroppo attirano , ma creano danni , talora irreparabili come nel caso del piccolo Francesco.

Il Prof. Lopalco commenta: “Il PTS è lieto di poter sostenere le ragioni della scienza in un processo che riguarda una storia tanto terribile quanto incredibile. Aiuteremo la giustizia a fare il suo corso perché la salute dei cittadini venga sempre protetta dalle pericolosissime sirene dei ciarlatani”.

Il PTS SOSTIENE I RICERCATORI MARCO TAMIETTO E LUCA BONINI

Il prof. Marco Tamietto dell’Università degli studi di Torino ha recentemente ricevuto una missiva contente minacce di morte e un proiettile, perché impegnato in un progetto di ricerca che prevede la sperimentazione su dei macachi. Assieme al suo collega, il professor Luca Bonini, dell’Università degli Studi di Parma, è da tempo oggetto di minacce e vessazioni da parte di gruppi animalisti per l’impegno nel progetto “LightUp”, che vuole ridare la vista a pazienti colpiti da cecità totale o parziale a seguito di danno cerebrale.

Tamietto e Bonini entrano a far parte dell’Associazione Patto Trasversale per la Scienza e, come soci, daranno il loro contributo nel gruppo che si occupa di Sperimentazione Animale.

L’Associazione Patto Trasversale per la Scienza, che ha come principale obiettivo la promozione, la diffusione e la protezione della scienza e del metodo scientifico in Italia e che intende tutelare i cittadini da bufale mediche, pseudoscienza e ciarlatani, aveva già espresso la sua solidarietà ai due ricercatori nel giugno scorso, contro la petizione della LAV “Salviamo i macachi”, che faceva leva sulla pubblica sensibilità con affermazioni inesatte. 

Oggi PTS ribadisce il suo impegno nel fornire tutto il suo supporto ai soci colpiti dall’estremismo animalista.

Il Presidente dell’Associazione Pier Luigi Lopalco: “Ad oggi non esiste una alternativa esclusiva alla sperimentazione animale. L’ignoranza e la propaganda diffusa intorno a questo tema hanno creato un mix esplosivo: si arriva a minacciare di morte bravi ricercatori che pur fra mille difficoltà burocratiche cercano di portare avanti il loro lavoro. È per questo che a Bonini e Tamietto va la piena solidarietà del PTS”

Il prof. Tamietto spiega che: “Il progetto LightUp studia le basi neurali della consapevolezza visiva col fine ultimo di trovare metodi che consentano ai pazienti con danno al cervello e cecità totale o parziale di tornare a vedere; circa 100.000 nuovi pazienti l’anno solo in Italia. La sperimentazione animale è l’unico mezzo a disposizione per capire, anche a livello di singola cellula, i fenomeni di plasticità che si verificano nei tessuti cerebrali in seguito ad una lesione, come stimolarli e orientarli per promuovere il recupero della vista. La sperimentazione animale è quindi un elemento indispensabile che si affianca, e che non può ancora essere sostituito, dagli studi non invasivi di neuroimmagine sul paziente umano, anche previsti nella sperimentazione. Il progetto è stato finanziato dallo European Research Council, e la sua valutazione tecnico-scientifica e etica ha coinvolto 6 diverse Istituzioni e oltre 40 esperti indipendenti a livello Europeo e Italiano, compreso il Ministero della Salute che ha autorizzato la sperimentazione animale su parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità.”

 

Aggiunge il prof. Luca Bonini: “È preoccupante che si conceda ad associazioni animaliste anche solo lo spazio di ritenere di poter assolvere alla valutazione tecnico-scientifica di progetti di ricerca, mettendo in discussione quella eseguita dagli organismi competenti previsti dalla legge. A quale progetto con uso di animali potrebbero mai essere favorevoli costoro? Il nome delle associazioni stesse è la risposta: nessuno. Eppure, gli organismi di valutazione, indipendenti, a volte approvano e a volte rigettano le richieste di autorizzazione: proprio perché sono indipendenti e competenti. Quale attendibilità dovrebbe mai avere la valutazione di un progetto effettuata da chi non può che essere contrario a priori?

Il Patto Trasversale per la Scienza, che ha tra i suoi fondatori Roberto Burioni e Guido Silvestri, professore e direttore di un centro di ricerca alla Emory University di Atlanta, che sta cercando una cura definitiva all’AIDS anche grazie alla sperimentazione animale, dice Silvestri: “La sperimentazione di nuovi farmaci o procedure terapeutiche sugli animali ha salvato, e continua a salvare, milioni di vite umane, mentre metodi alternativi non esistono. Quindi solidarietà assoluta ai colleghi Tamietto e Bonini”. 

E anche dai pazienti arriva un messaggio molto chiaro: Paola Kruger, la portavoce italiana di EUPATI, associazione europea e accademia dei pazienti afferma che: “Qualsiasi paziente che ha conseguito una formazione in ambito di ricerca dei farmaci è consapevole dell’importanza della ricerca animale nella fase pre-clinica. E’ consapevole che senza quella fase sarebbe impossibile avere a disposizione tante cure che oggi permettono di salvare le vite nostre e quelle dei nostri cari. Il rispetto per gli animali utilizzati nella ricerca è doveroso, e le regole che impongono la tutela del loro benessere sono rigorose. Le Commissioni Etiche deliberano sull’appropriatezza dell’uso di animali per ogni protocollo e se questi criteri non sono rispettati la sperimentazione non parte. La ricerca è l’unico modo per poter curare tante malattie ed è fondamentale che ogni sua fase sia rispettata per salvaguardare il più possibile la salute delle persone. “