IL PATTO TRASVERSALE PER LA SCIENZA CHIEDE AI VERTICI DELL’AIRC DI PRENDERE POSIZIONE SULL’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO RELATIVA ALLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE CON IMMAGINI MANIPOLATE
La Procura di
Milano ha recentemente concluso una indagine lunga e complessa che ha provato
la manipolazione di alcune immagini di pubblicazioni scientifiche.
Secondo i consulenti scientifici incaricati dalla
Procura di Milano “sulle 32 analizzate, 25 pubblicazioni scientifiche sono
risultate oggetto di manipolazione delle immagini ottenute con la tecnica della
gel elettroforesi”.
Nell’inchiesta si erano costituiti come parte
civile l’associazione di consumatori Codacons, l’Associazione italiana per i
diritti del malato, l’Istituto nazionale dei tumori di Milano e l’AIRC,
l’associazione italiana per la ricerca sul cancro.
Per quella che
viene chiamata “misconduct” degli scienziati, ovvero comportamenti impropri nel
portare avanti le ricerche, non esiste in Italia un corrispondente reato. In Europa solo Danimarca e Norvegia hanno una
legge per contrastare il fenomeno delle frodi scientifiche, mentre altri paesi
europei si sono dotati di linee guida e di codici etici applicati da tutti gli
organismi interessati. In Italia non esiste nulla del genere. Nel 2015 il CNR
ha adottato delle linee guida specifiche in materia, che ha aggiornato ad
aprile. Alcuni atenei hanno fatto lo stesso. Ma non esistono una
regolamentazione nazionale o codici di condotta condivisi.
Noi del Patto
Trasversale per la Scienza, nel rispetto dei cittadini, della loro salute,
della loro fiducia nei risultati della ricerca e perché la reputazione dei
ricercatori e della scienza stessa venga rispettata chiediamo chiarezza e
trasparenza rispetto a quanto accaduto e ribadiamo la necessità di una
regolamentazione nazionale in materia. Riteniamo che sia necessario dotare
le istituzioni scientifiche e di ricerca di un sistema di identificazione e
sanzione dei casi di cattiva condotta scientifica. Parallelamente è necessario
liberare da ogni conflitto di interesse e dotare di regole chiare che
favoriscano l’integrità scientifica ogni organismo di raccolta e gestione dei
fondi per la ricerca.
Per questo, in un silenzio che sta diventando
assordante sulla vicenda, il Patto
Trasversale per la Scienza chiede ai vertici di AIRC, in una lettera aperta, di
unire le forze per liberare l’opinione pubblica da ogni sfiducia verso i
ricercatori, la scienza e chi raccoglie fondi per la ricerca creando un
movimento unitario per far si che vengano creati a livello nazionale gli
strumenti necessari per tutelare i cittadini da eventuali manipolazioni
scientifiche.
Il testo
integrale della lettera inviata ai vertici dell’AIRC
LETTERA
APERTA DEL PATTO TRASVERSALE PER LA SCIENZA AI VERTICI DI AIRC
Alcuni fra i massimi esponenti della ricerca oncologica
nazionale sono stati coinvolti in un’indagine che, secondo l’accusa, ha
dimostrato la presenza di immagini manipolate o comunque alterate nei loro
lavori. L’indagine della Procura di Milano ha coinvolto diversi ricercatori di
punta nell’ambito della ricerca sul cancro, che lavorano in altrettante
strutture importanti della città lombarda. Al momento non è dato sapere quali
pubblicazioni scientifiche siano risultate manipolate, né se la presenza di
immagini manipolate o comunque alterate abbia modificato in modo rilevante il
contributo della pubblicazione all’avanzamento della conoscenza nell’ambito
studiato. Ma quello che è venuto alla ribalta deve far riflettere.
La scienza progredisce
grazie alla continua verifica dei risultati ed alla correzione di eventuali
errori. E’ questo un elemento
imprescindibile del metodo scientifico. Il ricercatore che non ammette i propri
errori e non li corregge, per frustrazione o per interessi personali, diviene
il peggiore nemico della scienza e mina alle basi il rapporto di fiducia fra il
cittadino e gli enti di ricerca.
Al Patto Trasversale
per la Scienza non spetta emettere verdetti di colpevolezza o di innocenza,
ma i suoi aderenti sentono la necessità di far sì che la comunità stessa si
doti di anticorpi più robusti perché certi fatti non si ripetano.
In particolare, riteniamo
che si debba procedere per:
- Dotare tutte le
istituzioni scientifiche e di ricerca del nostro Paese di un sistema coerente
ed omogeneo per la gestione, l’identificazione precoce e la correzione degli
eventuali casi di cattiva condotta scientifica
- Far sì che i finanziatori, pubblici e privati, della ricerca
scientifica, i quali raccolgono soldi dai cittadini italiani o direttamente o
attraverso le tasse, siano essi stessi scevri da conflitti di interesse e
dotati di regole chiare per favorire la pratica dell’integrità scientifica
Per quello che riguarda il primo punto, alcuni passi nella
giusta direzione sono stati fatti negli ultimi anni, dato che diverse
istituzioni nazionali si sono dotate di regolamenti per il mantenimento dell’integrità
nella ricerca scientifica. Ma il panorama generale è ancora troppo frammentato.
E’ necessario invece uno sforzo di livello nazionale, che coordini e riscriva
poche regole chiare ed efficaci, valide per tutti ed applicate ugualmente per
tutti.
Per quel che riguarda il secondo punto, come è noto, spesso i
comportamenti impropri sono indotti dalla pressione psicologica di dover
produrre risultati concreti per lo sponsor che ha finanziato la ricerca o per
affermare il proprio status scientifico in un determinato settore. Questo è
ancora più vero in un sistema altamente competitivo gravato da una
disponibilità di fondi sempre più ridotta. Le agenzie che distribuiscono fondi
di ricerca devono quindi vigilare dotandosi di un attento sistema di regole e controlli
sia prima che dopo l’assegnazione dei finanziamenti.
Nel caso specifico, come
Patto Trasversale per la Scienza, ci rivolgiamo ai vertici di AIRC perché
prendano immediatamente una posizione pubblica rispetto all’indagine della
procura di Milano e, in tempi rapidi, si dotino, sull’esempio di altre agenzie
di finanziamento sia italiane che estere, di procedure più stringenti che garantiscano sulla bontà della selezione
per l’assegnazione dei fondi, che vigilino sulla qualità della ricerca prodotta
e, infine, che limitino grandemente il rischio di condotte scientifiche
scorrette. Ne va della reputazione delle tante associazioni e fondazioni che,
come AIRC, meritoriamente raccolgono fondi per sostenere la ricerca italiana.
Lo dobbiamo ai tanti concittadini che con le loro donazioni permettono il
finanziamento della ricerca, ma ne va, più in generale, della reputazione della
scienza.
Associazione Patto Trasversale per la Scienza