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Preoccupazione per il rifiuto italiano delle modifiche al Regolamento Sanitario Internazionale dell’OMS

Il Patto Trasversale per la Scienza (PTS) esprime profonda preoccupazione per la scelta del Governo italiano di rifiutare gli emendamenti adottati alla 77/a Assemblea Mondiale della Sanità e lo sollecita a non rinchiudersi in pericolosi e obsoleti nazionalismi in tema di sanità pubblica

il Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, ha inviato il 18 luglio 2025 una lettera al Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Ghebreyesus, comunicando il rifiuto dell’Italia agli emendamenti del 2024 relativi al nuovo Regolamento Sanitario Internazionale (RSI) e adottati alla 77/a Assemblea Mondiale della Sanità.

L’Italia, unica in Europa tra i paesi membri aderenti all’OMS, si allinea così alla posizione isolazionista dell’amministrazione USA guidata da Donald Trump, invocando una presunta “sovranità nazionale”, ignorando, di fatto, la lezione della pur recente pandemia di Covid-19.

Il RSI non è un trattato punitivo o restrittivo delle libertà nazionali in materia, ma uno strumento di cooperazione tra le nazioni. Gli emendamenti del 2024 sono nati dall’esperienza della pandemia di Covid-19 con l’obiettivo di evitare gli errori del passato quali le risposte scoordinate di singoli stati, la competizione per le forniture di farmaci e vaccini e i ritardi nelle comunicazioni di dati della pandemia.

In un mondo sempre più globalizzato, la salute dei cittadini non può essere considerata solo una questione nazionale. Rifiutare di operare in una cornice di norme condivise e trasparenti danneggia la reputazione dell’Italia, soprattutto in sede europea, dove si mira ad una crescente integrazione sanitaria. Anche perché, l’esperienza della pandemia di Covid-19 ha rimarcato che i virus non conoscono dogane e confini geografici, non hanno preferenze politiche, infettano senza chiedere il consenso e, soprattutto, si spostano con i loro “ospiti” da un’area geografica all’altra, nazionale o internazionale.

Come ha sottolineato Tedros Ghebreyesus, gli emendamenti del 2024 non mirano a ra_orzare i poteri dell’OMS, ma a migliorare la cooperazione tra gli Stati Membri in vista di una possibile, forse probabile, futura pandemia.

L’Italia, in caso di una nuova pandemia, potrà permettersi di affrontarla in una posizione ideologicamente autarchica? Chi renderà conto di eventuali ritardi, svantaggi nell’approvvigionamento di farmaci e vaccini, difficoltà supplementari agli spostamenti, anche nell’area Schengen?

Il PTS esprime il proprio netto dissenso e la profonda preoccupazione per la scelta ideologica del governo italiano di non aderire alle modifiche del Regolamento OMS in caso di emergenze pandemiche.

Altresì, il PTS sollecita il governo italiano a non rinchiudersi in pericolosi e inefficaci nazionalismi, ma ad aderire a percorsi virtuosi di politiche sovranazionali, favorendo lo scambio di idee, risultati scientifici, risorse e buone pratiche per rispondere tempestivamente alle emergenze sanitarie globali.

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