Enrico Bucci, Giuseppe De Nicolao, Enzo Marinari e Giorgio Parisi hanno preparato un piccolo documento di analisi della situazione epidemica italiana al 12 marzo 2020.
Questa volta, ci siamo occupati di esaminare separatamente l’andamento degli ultimi giorni nelle diverse regioni, per ricavare principalmente due parametri:
- Lo stato di avanzamento dei focolai epidemici, regione per regione, espresso come “ritardo” in giorni rispetto alla Lombardia;
- Il tempo di raddoppiamento, sia complessivo che regionale, per scoprire eventuali variazioni
Entrambi i parametri sono interessanti; il dato più rilevante, tuttavia, appare quello di un primo rallentamento dei tempi di raddoppio (il numero di giorni in cui si raddoppiano ricoverati, ricoverati in terapia intensiva e morti), con effetti più accentuati in quelle regioni in cui l’epidemia è in fase più iniziale (come previsto in caso di applicazione di distanziamento sociale).
E’ presto per affermare che questo sia un effetto delle misure draconiane imposte dal governo; questo appare piuttosto un risultato compatibile con l’inizio della presa di coscienza da parte della popolazione, che almeno in parte ha iniziato ad applicare misure di buon senso ben prima dell’intervento governativo.