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VacciniaMO

di Maria Santoro

VacciniaMO, seconda edizione a Unimore dedicata agli studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti Superiori di Modena. La Facoltà di Medicina e Chirurgia investe attivamente sulla formazione dei giovani e ha promosso un evento speciale dedicato al tema delle vaccinazioni, per dipanare dubbi e incertezze ma soprattutto confermare il valore imprescindibile di questo farmaco che dalla sua introduzione ha modificato radicalmente la qualità della vita umana.

Nell’aula Magna del Centro Servizi Didattici c’erano oltre cinquecento ragazzi e un giovane atleta della nazionale paralimpica di atletica, Andrea Lanfri, i cui arti inferiori, unitamente a sette dita delle mani, sono stati amputati dopo una meningite fulminante con sepsi meningococcica. La sua è stata una testimonianza emozionante, capace di tenere la platea con il fiato sospeso: “Si può fare tanta teoria sui vaccini – ha dichiarato Andrea Cossarizza, professore ordinario di Patologia generale e Immunologia a Modena, vicepreside della Facoltà di Medicina e Presidente della società Internazionale ISAC – ma l’esempio, fortunatamente vivente di Lanfri, non può lasciarci indifferenti, dimostra senza troppe parole quanto sia preziosa la nostra vita e quanto sia fragile se a colpirla è un microorganismo dal quale possiamo difenderci semplicemente attraverso il vaccino”.

Andrea Lanfri dopo l’amputazione nel 2015 ha iniziato una brillante ascesa sportiva, oggi è record man dei 100, 200 e 400 metri piani. La sua straordinaria avventura lo conduce oggi, in realtà, molto più in alto della pista di atletica, in vetta alle montagne d’Italia e del mondo: “è stato per noi tutti meraviglioso ospitare un campione che ha ricostruito la sua esistenza dopo la malattia, grazie allo sport, e l’arrampicata – prosegue – dopo le Tre Cime di Lavaredo e il Chimborazo in Ecuador, quest’anno Andrea conquisterà l’Everest, come primo atleta di paraclimbing senza gambe e dita delle mani”.

Andrea Lanfri non ha esitato a sottoscrivere la sua adesione al Patto Trasversale per la Scienza (primo atleta della nazionale italiana), recente iniziativa dei professori Guido Silvestri, Andrea Cossarizza,Roberto Burioni, Carlo Croce, Pier Luigi Lopalco, e di diverse note personalità tra cui Matteo Renzi, Beppe Grillo, Elena Fattori, Antonio Tajani, Beatrice Lorenzin, Enrico Mentana: “Il patto costituisce simbolicamente l’unione di molteplici competenze – afferma – con l’obiettivo comune di fermare una volta per tutte il processo di mistificazione della scienza di ciarlatani, pessimi comunicatori e politici che antepongono la visibilità personale alla salute pubblica. Abbiamo bisogno di informazione “sana” e del sostegno dello Stato, per far comprendere l’importanza dei vaccini e la superiorità della scienza su qualunque altra forma di arrivismo pseudoscientifico”.

Nel corso della mattinata si sono alternati in aula prestigiosi relatori: “La questione vaccini è multidisciplinare, tocca indistintamente la medicina, la biologia, ma pure la storia e la comunicazione, per questo motivo abbiamo scelto di offrire alle classi partecipanti un programma completo – continua –, mi auguro di aver suscitato  in questi ragazzi il desiderio di studiare e non lasciare che l’informazione “spazzatura”, cosi di moda oggi, possa contaminare le evidenze scientifiche ma soprattutto guidare le scelte in tema di salute ”.

Il paleopatologo Francesco Maria Galassi e l’antropologa forense Elena Varotto hanno raccontato com’era davvero il mondo senza vaccini, con uno sguardo alla storia dell’uomo e alle principali epidemie mortifere; il professor Marcello Pinti Immunologo di Unimore ha illustrato il funzionamento dei vaccini sul nostro sistema immunitario e svelato alcune delle principali fake news che correlano falsamente i vaccini alla sindrome dello spettro autistico. Sicurezza e reazioni avverse invece al centro dell’intervento dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco dell’Università di Pisa: “La percezione del rischio non è mai bilanciata, circa 10-15 persone l’anno perdono la vita colpiti da un fulmine, zero le persone che muoiono per un vaccino – afferma – la strategia no-vax consiste nell’infondere ansie ingiustificate”. A chiudere la manifestazione l’intervento del prof. David Galbraith, biologo vegetale dell’Università di Tucson in Arizona, che ha spiegato come si possono utilizzare le piante per produrre vaccini.  

“Questo è un evento che ripeteremo ogni anno – conclude – è un’occasione formativa importante, e per noi scienziati lo strumento tra i più efficaci di trasferire conoscenze e approfondimento sul tema”.

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