Mega pillola del lunedì

di Guido Silvestri

bollettino del 11 maggio 2020

1. LA RITIRATA CONTINUA

Oggi la ritirata è un po’ più lenta del solito, ma continua. Siamo dunque al VENTOTTESIMO giorno consecutivo in cui cala il numero totale dei ricoveri in terapia intensiva per COVID-19 in Italia – da 1034 a 1027, quindi di “sole” 7 unità, ma intanto cala e vediamo come andrà domani. Ed è importante che scenda anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 13.834 a 13,618, quindi di 216 unità). Mentre il numero dei morti (164) è il più basso da oltre due mesi a questa parte – e questa è certamente una gran bella notizia.

2. PILLOLONA DEL LUNEDI’ – I TEST SIEROLOGI

Visto che ne avevamo parlato in altre occasioni, vi segnalo il paper della Emory University (con otto autori del mio dipartimento) in cui si descrive il “nostro” test sierologico per COVID-19. I punti salienti dello studio sono la fortissima correlazione tra la presenza di anticorpi ed il quadro clinico, e soprattutto il fatto che – quando si usa un buon antigene, che è il punto chiave —  il titolo ELISA corrisponde al titolo neutralizzante. Questa frase la riscrivo più piano nel caso fosse sfuggito il concetto: IL LIVELLO DI ANTICORPI MISURATO NEL SIERO CON IL METODO “ELISA” CORRELA STRETTAMENTE CON LA CAPACITA’ DEL SIERO DI NEUTRALIZZARE IL VIRUS*.

Spero che abbiate capito la portata di questa affermazione, che è davvero notevole. In realtà non c’era nulla che facesse presagire diversamente, in quanto i coronavirus non sono noti per evadere la risposta anticorpale dell’ospite, come invece fanno HIV ed altri virus. Ma un conto è presagire ed un conto è dimostrare. Teniamo anche presente che la neutralizzazione da parte del siero non significa necessariamente protezione dalla reinfezione… ma le due cose sono molto, molto vicine. Un po’ come vedere un signore seduto davanti a una bella carbonara fumante: non possiamo affermare con certezza che tra poco gli spaghetti finiranno nel suo stomaco, ma è certamente molto probabile…

Il paper é stato postato ieri da Jens e Mehul su MedRxiv (https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.05.03.20084442v1.full.pdf+html), ed è anche in revisione per la pubblicazione vera e propria (dita incrociate). Quindi ognuno può leggerlo e discuterne. Due punti importante da ricordare: il primo è che i soggetti studiati avevano malattia conclamata da SARS-CoV-2, ed è possibile che i livelli anticorpale siano più bassi (e meno capaci di neutralizzare) in soggetti che hanno avuto infezione lieve o asintomatica. Il secondo caveat è che ovviamente non sappiamo ancora per quanto tempo questi anticorpi rimarranno in circolazione – vi supplico, non chiedetemi perché non lo sappiamo. Nonostante queste limitazioni, il test a mio avviso è un vero game changer, ora in molti lo stanno utilizzando negli USA e nel mondo, staremo a vedere.

*L’amico Alberto Mantovani mi dice che un gruppo italiano ha dati non pubblicati che mettono in evidenza esattamente la stessa correlazione tra anticorpi “leganti” e “neutralizzazione” di SARS-CoV-2 – bene così, anzi, benissimo, perché niente fa più piacere nella ricerca scientifica delle conferme indipendenti dei propri risultati!

3. DACCI OGGI IL NOSTRO PANICO QUOTIDIANO: NON AVREMO MAI IL VACCINO

Il premio di oggi va a Il Giornale (quello fondato da Montanelli, ma che di Montanelli oggi non ha ahimé più nulla), che dà grande risalto alle dichiarazioni di un certo “professor” Bacco [“Il Covid è come l’Hiv: non avremo mai il vaccino”]. Continuando a leggere scopro che “…Pasquale Mario Bacco, con un team di medici, a febbraio aveva scoperto che il virus circolava già da ottobre scorso”. Beh, questa sarebbe una notizia davvero interessante, ed allora ho pensato che fosse importante “approfondire”. Così ho scoperto che questa ricerca rivoluzionaria è stata condotta da un “collega” la cui affiliazione accademica è introvabile e le cui pubblicazioni su PubMed sono uguali a ZERO. In compenso questi studi, di cui nelle riviste scientifiche non c’è traccia, sono ripresi da una sfilza di siti-web dedicati a no-vaxx, scie chimiche e rettiliani che piuttosto passo la serata con un mustelide dall’alito pesante.

Ma la cosa più carina di questo scoop epocale è che, strada facendo, passa dal panico intrippante al nano-negazionismo coatto. Un po’ come se Nosferatu, nel bel mezzo di una scena sanguinosissima, si mettesse a fare il ballo del Qua Qua. Cito dall’articolo: “Questo virus non è capace di uccidere. È un virus banale, semplice. Un soggetto siero-positivo non si ammala di Covid, perchè ha l’HIV che è un virus molto più grande che utilizza gli stessi recettori del Coronavirus, quindi anche nella competizione il Covid non riesce ad andare sugli stessi recettori. Ovunque ci sia una risposta immunitaria adeguata viene annientato”. Insomma, il virus per cui non ci sarà mai un vaccino viene annientato dal sistema immune. Logica ferrea. Immagino che Gerolamo, vescovo di Caffa, l’avrebbe definito un argomento “che taglia come una spada”. Vabbé dai, abbiamo perso abbastanza tempo con questa amena “notizia”.

[NB: Il genoma di HIV è meno di un terzo di quello di SARS-CoV-2 e naturalmente i recettori che usa (CD4, CCR5 e CXCR4) non hanno nulla a che fare col recettore di SARS-CoV-2 (ACE2).]  

4. TERAPIA CON PLASMA NELLE MARCHE

Diversi amici mi hanno segnalato come il comitato etico che deve approvare gli studi clinici nella Regione Marche avrebbe “negato” l’autorizzazione al protocollo di uso del plasma convalescente per i malati di COVID-19. La notizia, riportata da diversi giornali, ha suscitato un certo comprensibile allarme. Brevemente ho investigato con l’aiuto di alcuni colleghi ed ho scoperto, come peraltro immaginavo, che NON si tratta di rifiuto, ma di richiesta di ulteriori chiarimenti, il che rappresenta prassi normale per un comitato etico. Per coloro che conoscono le procedure dell’editoria scientifica, non è una “rejection”, ma un “revise and resubmit”. Detto questo, auspico che i colleghi del comitato etico (in cui siedono alcuni vecchi amici) possano RAPIDAMENTE approvare il protocollo non appena ricevuti i necessari chiarimenti, specialmente considerando che simili studi sono stati approvati e vengono condotti in numerosi centri un po’ in tutto il mondo.

5. INFEZIONI NELLA CARNE

In diversi, tra cui gli amici Pier Luigi Lopalco ed Elena Fattori, si stanno interessando al caso curioso dei focolai di infezione da COVID-19 nei lavoratori dei macelli. La faccenda è interessante dal punto di vista virologico ed epidemiologico in quanto – eccezion fatta per i luoghi di cura – i contatti in ambiente lavorativo non sono stati di solito associati con la trasmissione del virus. Tra le ipotesi per spiegare il fenomeno si citano la vicinanza fisica tra gli operatori, le basse temperature (la cosiddetta “catena del freddo”) ed anche il fatto, finora considerato alla stregua di una curiosità, che i bovini potrebbero essere suscettibili ad infettarsi con il virus di COVID-19. A tale proposito ricordo che altre malattie da Coronavirus sono di interesse veterinario, come le classiche gastroenteriti acute dei maiali causate da TGEV, PEDV, e PDCoV, e la enterite e polmonite causata da bovine coronavirus, BCV, che però si lega al recettore per la N-Acetylneuraminic acid (per gli amici: NANA). Speriamo che nei prossimi giorni o settimane si possano chiarire le cause di questo strano ed interessante fenomeno.

6. VERSO LA FINE…

Con la fine almeno della prima fase di questa pandemia si avvicina anche la fine del “barattolo” di queste pillole mattutine di ottimismo, che ho cercato di dispensare all’insegna della fiducia nella scienza. Giovedì pomeriggio sarò di nuovo da Alberto Matano, il mio conduttore televisivo preferito, per la Vita in Diretta, ore 18 su RAI UNO, e spero davvero che sia l’ultima di queste “apparizioni”, anche perché ciò significherebbe che la mia presenza non è più necessaria (e questo sarebbe un segno buono per tutti). E non nego che non vedo l’ora di tornare nell’aureo grigiore del mio laboratorio e dei nostri esperimenti, che stanno dando risultati molto affascinanti. Ma prima di chiudere la rubrica parleremo ancora di vaccini per COVID-19, di ipotesi sul perché SARS-CoV-2 ha ucciso così tante persone, su quello che penso dobbiamo imparare da questa “bastonata”, e – dulcis in fundo — vi dirò come la penso sul tanto agognato “ritorno alla normalità”

Con questo auguro a tutti una BUONA SETTIMANA, sempre all’insegna dell’ottimismo, del buonumore e della razionalità.