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L’appello di Giuseppe Ippolito e altri 15 scienziati europei

Il PTS approva e sottoscrive l’appello di Giuseppe Ippolito e altri 15 scienziati europei, pubblicato recentemente su Nature, per la realizzazione di un network europeo che faccia da raccordo alle agenzie nazionali deputate alla sanità pubblica nell’ottica della “preparedness” ad attuali e futuri pericoli pandemici. Lo “Europe-wide National Reference Centre for Infectious Diseases” avrebbe tra le responsabilità la sorveglianza epidemiologica e la capacità di reazione in tempi rapidi, la cooperazione tra enti pubblici nazionali e internazionali, la formazione e l’informazione relative a protocolli clinici e la formazione di personale qualificato per l’implementazione di test diagnostici su larga scala, l’incremento della capacità dei laboratori finalizzati all’identificazione di nuovi patogeni e il coordinamento delle attività di ricerca correlate.

Il Centro dovrebbe operare coordinandosi con altri enti europei quali la EU-BARDA “Biomedical Advanced Research and Developent Authority” e lo ECDC “European Centre for Disease Prevention and Control”.

L’iniziativa prende spunto dal piano di riforma dei sistemi dell’Unione Europea grazie ad un finanziamento di 750 miliardi di € definito operativamente “recovery plan” (https://www.consilium.europa.eu/en/policies/eu-recovery-plan/).

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